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A tutta birra: report Assobirra su consumi e import/export nel 2015.

beer-business-italyChe a favorire la domanda sia stata l’estate torrida, o la ripresa economica che, seppur lentamente, sembra stia arrivando, il report di Assobirra attesta una incredibile ripresa dei consumi della birra in Italia: 18.726.000 i litri consumati nel 2015 contro i 17.755.000 del 2014, per un totale di quasi un milione di litri in più.
Per quanto riguarda i consumi pro capite, dal 2007, anno record in cui erano stati raggiunti i 31,1 litri, non è mai stato recuperato questo valore, nonostante, nel 2015, sia stata registrata una crescita rispetto al 2014 passando, dai 29,2 litri, ai 30,8.

Rispetto al panorama europeo, Italia e Francia sono il fanalino di coda della classifica dei consumi tra i paesi UE, senza riuscire a raggiungere nemmeno la metà dei consumi medi (quasi 70 litri).
Nel 2015, nonostante un timido accenno di ripresa economica, gli italiani confermano la loro tendenza a risparmiare, consumando prevalentemente prodotti più economici tra le mura domestiche.

L’andamento globale del mercato incide, ovviamente, anche sul fattore occupazione, che rimane invariato da 3 anni, sottolineando, come unico dato positivo, la vitalità dei piccoli birrifici. Queste piccole imprese, prevalentemente giovanili, sono quintuplicate dal 2008 al 2015, passando da 113 a 524 e registrando un +18% dal 2014 al 2015.

Anche i dati relativi alle esportazioni sono migliori rispetto al 2014, con quasi 2,3 milioni di ettolitri esportati, superando il record ottenuto nel 2011 (2,1 milioni di ettolitri): parallelamente però, sono aumentate anche le importazioni, sfiorando i 7 milioni di tonnellate. Il bilancio ha toccato quindi il massimo in negativo rispetto agli ultimi anni: -4.711 ettolitri bi birra, , rispetto ai -4.208.000 ettolitri del 2014 e ai -4.305.000 dello stesso 2011.
Il 95,7% delle nostre importazioni proviene dai Paesi UE: la Germania si conferma il principale esportatore di birra nel nostro Paese.