Cosmetici, ecco quando è ora di buttarli
Proprio come avviene per le aziende del settore alimentare, anche i produttori di cosmetici hanno l’obbligo di riportare sulla confezione i dettagli e le informazioni sul ciclo di vita del prodotto. Leggendo le etichette dei vari articoli, infatti, sarà possibile distinguere due diciture molto differenti che forniscono importanti informazioni circa le loro modalità d’uso.
La prima indicazione riguarda la durata minima, ovvero la data entro la quale il prodotto, se conservato nel giusto modo, continua a soddisfare appieno le esigenze del consumatore garantendo lo stesso livello di prestazioni e sicurezza. Tale informazione è contrassegnata dalla dicitura “Usare preferibilmente entro” seguita da mese e anno di riferimento. Secondo le leggi vigenti, se la durata minima è inferiore a 30 mesi, essa deve essere sempre riportata in etichetta.
Per quanto riguarda invece i cosmetici con durata superiore ai 30 mesi, la dicitura riguarderà il cosiddetto PAO (Period After Opening). Lo scopo di quest’ultimo è quello di indicare per quanto tempo il prodotto di lunga conservazione mantiene le sue funzioni una volta aperta la confezione. Gli agenti esterni giocano infatti un ruolo di notevole influenza sul mantenimento del prodotto modificandone alcune caratteristiche peculiari quali colore, consistenza e resistenza ai microbi. Nei paesi dell’Unione Europea, il simbolo del PAO è l’icona di un barattolino aperto riportante il numero di mesi (ad esempio, “12 M” o “24 M”).
Vi sono inoltre diversi accorgimenti manuali per capire se un cosmetico è scaduto o meno. Per prima cosa si consiglia di valutare gli aspetti sensoriali del prodotto individuando eventuali cambiamenti di colore, odore e aspetto. In seguito, è bene accertarsi che la confezione sia in buono stato, quindi priva di lacerazioni e alterazioni della forma, come ad esempio un tubetto rigonfio.
Tra gli articoli da cambiare più spesso troviamo il mascara, l’eyeliner, e le varie creme e soluzioni liquide in vasetto. Tra i più longevi, invece, vi sono i profumi, i pennelli, i rossetti e le matite.