Campagna olearia nel Mediterraneo: variazioni e sorprese del rendimento
Si è appena conclusa la campagna olearia del 2012, che ha visto dei risultati sorprendenti rispetto alle previsioni dello scorso settembre: in Italia il pronostico è stato quasi del tutto confermato, con piacevoli riscontri sul fronte della qualità.
Il calo della produzione è stato minimo, nonostante la siccità estiva. L’olio italiano di quest’annata presenta profumazioni intense, note di amaro e di piccante leggermente superiori alle solite produzioni italiane: la qualità si conferma eccellente come ogni anno, con grande soddisfazione di olivicoltori e oleifici.
La Spagna non ha chiuso con il drammatico calo di rendimento pronosticato, bensì con un record produttivo contro ogni aspettativa: sono state raccolte ben 1.600 tonnellate di olive, con una resa estrattiva del 21%, quasi un punto in più rispetto allo scorso anno.
Una sorpresa in negativo arriva dalla Grecia, dove sono state raccolte non più di 240mila tonnellate, circa 40mila in meno rispetto alle previsioni, soprattutto a causa delle temperature rigide di Creta.
Anche in Tunisia la produzione è in calo rispetto al solito, poiché le continue piogge hanno sfavorito la raccolta. Dovrebbe chiudere con non più di 160mila tonnellate.
Il Marocco chiude con una resa di 60mila tonnellate, lievemente inferiore al previsto.
Turchia e Siria confermano i pronostici con 200mila e 150mila tonnellate.