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Il packaging verde: bottiglie in carta con anima in plastica

greenbottle-milk-packaging-pe-labellers-myerscoughDopo il successo della bottiglia in carta per il latte, la GreenBottle, il suo inventore tenta di conquistare il mercato del vino.

L’ingengere inglese Martin Myerscough, non ha fatto poco inventando la GreenBottle per il latte: uscita sul mercato da oltre un anno, è un contenitore in cartone riciclato dotato di un’anima in plastica, per mantenere la freschezza del contenuto e proteggere il cartone dal contatto con il liquido. Si tratta di una tipologia di packaging in buona parte biodegradabile e compostabile: l’involucro di cartone può essere separato dalla sacca interna e riciclato tramite compostaggio, mentre la plastica può essere gettata nella raccolta indifferenziata o anch’essa avviata al riciclo.

Il successo della GreenBottle è dato proprio dalla consapevolezza dei consumatori di adottare una scelta “verde”: nel 2007 il contenitore ha vinto il Green Award, un premio dedicato a marchi ed organizzazioni che riescono a valorizzare il concetto di sviluppo sostenibile in modo innovativo.

greenbottle-wine-packaging-pe-labellersMyerscough e la sua azienda hanno da poco siglato un accordo con un fornitore indipendente di vini e liquori per produrre la prima bottiglia di carta destinata al confezionamento di vari tipi di vini: rispetto ai 400 grammi di una bottiglia in vetro, quella in carta pesa appena 55 grammi, il che permette di ridurre costi di trasporto e spedizione, con vantaggi anche per i consumatori, che potranno movimentare un prodotto molto più leggero, oltre che infrangibile.

Myerscough spera che il nuovo contenitore, in fase di prototipo, possa replicare il successo registrato per il latte e per “rassicurare” i consumatori ha voluto conservare la tradizionale forma della bottiglia di vino.

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