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Ingredienti chimici presto banditi da cibi e bevande

ingredienti-chimici-banditiSe anche i giganti della distribuzione e le multinazionali fanno un passo indietro, vuol dire che la strada è segnata. Di fronte a consumatori sempre più esperti e sempre meno sprovveduti, le grandi aziende alimentari hanno dovuto adeguarsi.

Ha cominciato la Pepsi: nonostante i dati scientifici considerino sicuro il suo utilizzo, il colosso delle bevande ha deciso di rinunciare al dolcificante. Da agosto bottiglie e lattine saranno free, cioè prive di aspartame, la sostanza chimica che secondo gli analisti di mercato è la principale responsabile del crollo delle vendite di bibite gassate e dietetiche.

La tendenza ormai è marcata. Kraft vuole eliminare i coloranti chimici da molti prodotti, perché sospettati di provocare un sensibile deficit di attenzione nei bambini.

Nestlè non utilizzerà più gli aromatizzanti artificiali e i coloranti per le sue barrette di cioccolato, mentre General Mills ha detto stop agli Ogm. Decisiva, in questo senso, la spinta social di Facebook, dove un gruppo di 40mila utenti ha invocato a gran voce che i vendutissimi Cheerios (cereali) fossero più genuini.

Non solo. McDonalds ha seguito la scia, annunciando la rottura con il passato: mai più antibiotici negli allevamenti di polli. Aumentano la resistenza dei batteri e sono nocivi anche per l’immagine.

Non è più questione di etichette, quindi, ma di sensibilità. E dopo aver ricevuto esempio dalle multinazionali, sicuramente anche le aziende più piccole seguiranno la scia.