Packaging eco-friendly, il “green” va di moda.
La sensibilità dei consumatori verso gli argomenti, sempre più attuali, dell’ecologia e del green sta portando le aziende a studiare soluzioni alternative alla plastica per la realizzazione dei propri packaging. Il mercato degli imballaggi è in continua evoluzione ed il suo valore è destinato a passare, dai 132,4 miliardi di dollari del 2014, ai 203,1 miliardi nel 2021.
Il ruolo del consumatore è fondamentale in questa fase di cambiamento, poiché la convinzione che un packaging ecosostenibile sia più adatto alla conservazione dei prodotti, oltre che più rispettoso per l’ambiente, sta portando a crescere i consumi di quegli articoli che privilegiano confezioni ridotte ai minimi termini e facilmente riciclabili.
Ragionando in termini di sprechi, sarà senz’altro capitato ad ognuno di voi di trovarsi a dover smaltire grandi quantitativi di plastica, o cartone, dopo aver aperto la confezione di un prodotto, e di aver pensato che si trattasse di un enorme schiaffo all’ecologia!
L’impegno dei singoli è supportato da quello dei governi, che si stanno impegnando a contrastare in tutto il mondo l’andamento dei cambiamenti climatici, promuovendo abitudini sostenibili: la diffusione e l’acquisto di articoli confezionati con metodo green iniziano a mettere tutti d’accordo e sono destinati a rivoluzionare definitivamente il mercato del packaging.
Anche le etichettatrici P.E. LABELLERS si sono adeguate a questa tendenza, sono infatti in grado di lavorare spessori etichette e grammatura bottiglie ridotti rispetto allo standard, anche a velocità elevate.
Per fare un esempio pratico: la macchina Adhesleeve riesce a lavorare etichette con spessori di 19 micron – quando i competitors sono fermi a 35 micron – e a livello di bottiglie, riusciamo a lavorare formati da 500 ml a 8,5 gr di peso a velocità di 50.000 bph.