Prodotti cosmetici per bambini: le nuove norme di etichettatura e composizione
Sono frequenti e scrupolosi gli studi condotti sui prodotti cosmetici, per rilevarne sicurezza ed efficacia, a maggior ragione quando si tratta di prodotti per bambini: è stato recentemente vietato, ed esempio, l’utilizzo del lindano nei comuni prodotti per il trattamento di pidocchi e scabbia nei bambini.
Il lindano è tossico ed inefficace, può causare irritazione della pelle e convulsioni, soprattutto nei bambini che, essendo in via di sviluppo, sono particolarmente sensibili ai rischi per la salute posti dai pesticidi. Dal 2005 il lindano è vietato anche nell’utilizzo agricolo.
Nel 2012 l’Agenzia regolatoria cinese ha pubblicato i risultati di un’indagine condotta su 40 lotti di prodotti cosmetici per bambini: l’etichettatura di 3 lotti non era conforme alle norme di sicurezza dei prodotti cosmetici, in quanto alcune imprese di produzione non erano riuscite a stampare tutti gli ingredienti sull’etichetta dei lori prodotti. Molti ingredienti possono causare allergie cutanee e danni in alcuni bambini, per questo devono essere tutti elencati in etichetta, in ordine decrescente. Oltre agli ingredienti, l’etichetta di un prodotto cosmetico deve riportare: nomi e indirizzi del produttore, degli importatori o del distributore; data di scadenza; numero di licenza di produzione e licenza d’igiene.
Un nuovo studio effettuato in Germania per tutelare la salute della pelle dei nostri bambini, infine, ha riscontrato che le nanoparticelle di ossido di Zinco, noto come filtro UV, penetrerebbe solo negli strati superficiali della pelle, senza arrivare all’epidermide. Per proteggerci dagli effetti nocivi del sole, un comune prodotto solare risulta quindi non essere sufficiente.