Record esportazioni per l’agroalimentare, ma attenti alle truffe!
Da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nel 2013, emerge che le esportazioni dei prodotti agricoli ed alimentari raggiungono un aumento del 5 per cento, con il record storico nel valore delle esportazioni vicino a 33 miliardi di euro.
I 2/3 del fatturato realizzato all’estero si ottengono con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea, ma il Made in Italy va forte anche nelle Americhe e nei mercati emergenti come quelli asiatici.
Il prodotto Italiano più esportato è il vino, che fa segnare il record storico delle vendite raggiungendo per la prima volta un valore attorno ai 5 miliardi di euro, seguito dalle esportazioni di ortofrutta, pasta e olio d’oliva, confermando il settore agroalimentare una leva competitiva determinante per far uscire l’Italia dalla crisi.
L’unico problema, come afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, é rappresentato dall’agropirateria. Due prodotti alimentari di tipo italiano su tre sono falsi: ne sono un esmpio il Parmesan diffuso in tutti i continenti, il Parmesao in Brasile, e il Regianito in Argentina.
In molti casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada, per questo motivo è essenziale la riconoscibilità dell’etichetta per non incorrere in questi spudorati falsi.
Migliorare l’etichettatura serve a garantire la sicurezza dei prodotti reperibili sul mercato e aiutare i consumatori a fare una scelta informata sui prodotti che acquistano. Una delle ultime tecnologie applicate a questo settore é la radiofrequenza (RFID), che garantisce la tracciabilità e la tutela dei marchi e dei prodotti.