Pages Navigation Menu

La verità sull’etichettatura Eco-Bio

packaging-cosmetics-bio

Biologico: che vuol dire esattamente? Una cosa è certa, al giorno d’oggi è una parola molto di moda grazie alla propaganda delle varie associazioni che decantano uno stile di vita sano e un tipo dio cibo piuttosto che un altro.

Non solo il food ma anche il settore della cosmesi ha avuto un boom “eco-bio” negli ultimi anno tanto che una pubblicità su tre promuove un prodotto “senza parabeni o siliconi”.

Secondo il rapporto di Unioncamere, il fatturato di questo tipo di cosmetici nel 2014 è aumentato dell’8%.

Al consumatore medio basta leggere nell’etichetta la dicitura “Bio” per credere che il prodotto sia sano e non faccia male, ma la realtà non è proprio così.

Come prima cosa bisogna fare una distinzione tra biologico e naturale. I cosmetici di origine naturale sono composti si da sostanze naturali ma sono sottoposti lo stesso a processi chimici. I prodotti biologici invece hanno almeno il 90% di ingredienti provenienti da allevamenti biologici e quindi non trattati con pesticidi o fertilizzanti.

Per riconoscere le bufale dal vero biologico bisognerebbe conoscere il cosiddetto Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients). L’Inci è la lista degli ingredienti ed è obbligatoria per tutte le aziende metterla sui prodotti.

Vista però la difficoltà nel capire questa nomenclatura, molte aziende giocano sull’ignoranza dei consumatori, vendendo prodotti che di bio hanno solo tre lettere stampate sul packaging.

Ad oggi non esiste ancora una definizione di legge del cosmetico biologico, come non esiste un sistema di tutela a favore del consumatore.

L’unico modo è informarsi e leggere bene l’etichetta per capire cosa ci sia veramente all’interno di un prodotto.